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recensioni

  • 13 maggio 2023
    Connessi all’Opera • (di Jorge Binaghi)
    “Atteso con molto interesse, il debutto di Chiara Isotton nella parte di Maddalena di Coigny si è
    rivelato il vero punto di forza di questa replica. In possesso di una voce imponente, di pari bellezza, omogeneità e sicurezza in tutti i registri, il soprano veneto si è imposto fin dal primo atto, ma ovviamente la prima prova del fuoco si è avuta nel secondo con il grande duetto “Ora soave, sublime ora d’amore”, dove ha sfoggiato una padronanza assoluta nel pericoloso attacco della frase iniziale, ma si è fatta valere anche per l’articolazione chiara e precisa del testo, l’abilità nel rendere naturale il recitativo e il parlato (notevole la frase all’arrivo di Maddalena “ancor nessuno…ho paura”). L’esecuzione della sua grande aria consente poi di esprimere un giudizio definitivo: in “La mamma morta”, acclamatissima dal pubblico, Isotton si è dimostrata infatti degna erede di una lunga tradizione di gloriose voci sopranili italiane che parevano ormai cosa del passato. E non mi riferisco solo agli acuti, che non sono mai forzati, ma anche ai gravi possenti e naturali, mai aperti, e alle mezzevoci (forse ancora un po’ da perfezionare, per quanto possibile considerata l’importanza della voce). Dulcis in fundo, la cantante non ha avuto bisogno di inserire una puntatura non scritta per finire “in bellezza” (?) l’aria e raccogliere applausi. Fondamentale il suo contributo anche nel grande duetto finale, dove ha davvero
    brillato scatenando un’ovazione, proseguita poi a ogni apparizione da sola in proscenio. Non direi che sia nata una stella, perché Chiara Isotton ha lavorato molto e ha fatto una gavetta forse troppo lunga prima di arrivare a tali risultati, ma sicuramente questa recita ha consacrato una cantante e un’interprete eccellente.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 14 maggio 2023
    Premiereloge-opera • (di Antonio Samson)
    “La rivelazione della serata è stata la leggiadra, seducente e teneramente passionale Maddalena del soprano Chiara Isotton, al suo esordio nel ruolo. Dotata di un timbro morbido e suadente, di una voce uguale in tutti i registri, di una tecnica di chiara scuola belcantista e di un’emissione mai forzata e sempre sul fiato, la soprano dimostra di possedere tutti i pregi per una brillante carriera!”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 15 maggio 2023
    L’Ape Musicale • (di Luca Fialdini)
    “Chiara Isotton è la vera rivelazione di questa produzione. Al debutto come Maddalena di Coigny, Isotton possiede uno strumento incredibilmente omogeneo in tutta l’estensione, sempre rotondo e con passaggi di registro invisibili; numerose le preziosità del registro acuto, dove il controllo tecnico e la ricchezza di armonici le consentono un’emissione morbida e ben appoggiata. Il soprano si è dimostrata padrona della situazione in ogni momento dell’opera, sin dall’insidioso attacco de «Ora soave, sublime ora d’amore», ha fatto anche bella mostra di una dizione a dir poco impeccabile e di un fraseggio dall’articolazione netta e pulita. Acclamatissima nell’amata «La mamma morta», Chiara Isotton si è imposta come interprete di primissimo piano e ci auguriamo di poterla riascoltare presto.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 27 maggio 2023
    OperaLibera • (di Marco Faverzani)
    “Con la recita alla quale abbiamo assistito, Chiara Isotton fa il suo debutto nel ruolo di Maddalena di Coigny. Il soprano possiede una vocalità ricca di armonici e dal timbro squisitamente lirico. I centri suonano pastosi, gli acuti sicuri e ben proiettati, i gravi naturali. In generale, rileva una linea duttile e ben sostenuta che consente di affrontare la scrittura con una certa disinvoltura. Vocalmente si sottolinea la toccante esecuzione della meravigliosa aria di terzo atto “La mamma morta”, impreziosita dalle belle mezzevoci, ma anche del già citato duetto finale con Chénier dove si deve riferire di un registro acuto luminoso. Una prova ben riuscita anche sotto l’aspetto interpretativo dove Isotton riesce a far percepire l’evoluzione del personaggio, dalla spensieratezza di primo atto, alla forza interiore e risolutezza degli atti successivi e, in particolare, del finale. Un debutto perfettamente riuscito e largamente premiato dagli applausi del pubblico al termine.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 12 maggio 2023
    I teatri Dell’Est • (di Nicola Salmoiraghi)
    “Chiara Isotton debuttava come Maddalena di Coigny ed ha ottenuto gli applausi più scroscianti della sera. Questo soprano, ormai lanciato verso una luminosa e meritata carriera internazionale, ha ancora una volta ribadito tutti i pregi ascrivibili alla più gloriosa scuola di canto italiana: voce di bellissima pasta, omogenea in tutta la gamma, con centri e gravi di vellutato splendore, acuti raggianti, pianissimi perfettamente appoggiati sul fiato, volume ragguardevole, intensa partecipazione emozionale, fraseggio vibrante e appassionato. Un’interpretazione maiuscola, culminata, oltre che nei trascinanti duetti con Eyvazov, con un’esecuzione magistrale  de “La mamma morta” in cui non si sapeva se ammirare di più la bellezza del canto o la palpitante autenticità dell’artista.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 22 maggio 2023
    Mundoclasico.com • (di Jorge Binaghi)
    “Maddalena era la primera vez en la carrera de Isotton. Uno se dice ‘vaya coraje’ debutar semejante papel en la Scala con la tradición que obra y personaje tienen allí. La pena es que sólo se le hayan confiado dos funciones. Sinceramente espero que se haya acabado para ella la época de ‘cover’, de una única función (con suerte) entre las últimas, y naturalmente de pequeños papeles. Alguien dijo, creo que con razón, que le hacía recordar lo ocurrido en su momento con Giulietta Simionato. Espero y deseo que tenga su mismo desquite y satisfacciones aunque creo que por una cuestión tan desagradable pero real como la edad no seré yo quien logre verlo del todo. Si estaba nerviosa no se notó; se movió con seguridad (claro, había hecho buena parte de los ensayos), no tuvo ninguna vacilación, el texto llegaba clarísimo y dicho con gran naturalidad. Pero no sólo en eso hizo pensar en las grandes voces italianas del pasado. Sabe decir (la entrada en el segundo acto puede parecer banal, pero depende de cómo se diga, y recordaré este ‘ancor nessuno…ho paura’), sabe cantar, tiene una técnica muy buena (si la amplitud de sus medios se lo permite tal vez consiga alargar y recoger más la voz en las notas ‘piano’ – ¿pero alguien le pidió eso a Cigna o Caniglia? Tebaldi o Netrebko no suelen abundar-), y no hay diferencia ninguna de caudal (importantísimo) en graves, centro y agudos. Es capaz de atacar el dúo del segundo acto sin ningún problema o de cantar el final sin dejarse los pulmones mientras el sonido te envuelve. Y, claro, la célebre ‘mamma morta’. Estupenda. Con la emoción justa, sin ninguna exageración (tampoco la censurable ‘puntatura’ al final que destruye el efecto dramático y que alguna más o menos célebre colega utiliza para encubrir otras carencias) y un crescendo administrado a la perfección. Obtuvo una ovación tras ella y al finalizar la obra. Y (eso importa menos, pero no para mí) justificó mi viaje.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 11 maggio 2023
  • 16 maggio 2023
    Le Salon Musical • (di Gian Francesco Amoroso)
    “…La giovanissima Chiara Isotton nel primo atto restituisce freschezza al personaggio di Maddalena di Coigny, addentrandosi nelle pagine più drammatiche con un romanticismo tenue senza mai eccedere in slanci inopportuni. La sua è una linea di canto elegante, importante, tornita, ben misurata e giustamente cauta in quanto questa scrittura per un giovane soprano può risultare estrema e a lungo andare logorante.”
    ANDREA CHÉNIER (Maddalena di Coigny), Milano, Teatro alla Scala, 15 maggio 2023
  • 8 Marzo 2023
    GBOpera • (di William Giuseppe Costabile Cisco)
    “Parimenti Chiara Isotton riesce a conferire a Leonora tutta la delicatezza e la lacerante vocazione d’amore che la caratterizzano; la voce del soprano trevigiano ci è ormai nota, ma qui sorprende per lo straordinario controllo della linea di canto, che si piega morbidamente su mezzevoci per poi riaffermarsi con forza negli acuti solidi e svettanti.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 6 Marzo 2023
    Connessi all’Opera • (di Fabio Larovere)
    “In crescendo la prestazione di Chiara Isotton, una Leonora dal timbro prezioso e dal notevolissimo ventaglio di sfumature, precisa nell’articolazione delle parole, compatta nella linea di canto, di intensa espressività nell’accento. Qualità che si apprezzano soprattutto nel quarto atto e nella magnifica aria “D’amor sull’ali rosee”, davvero emozionante.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 8 Marzo 2023
    theBlogartpost.it
    “Nei panni di Leonora c’era Chiara Isotton che ha sfoggiato voce lirica pregevole, fraseggio cesellato e interpretazione determinata, capace di ridare con la voce le mille sfumature del personaggio. Di gran valore la sua interpretazione di D’amor sull’ali rosee.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 3 Marzo 2023
    Le Salon Musical • (di Gian Francesco Amoroso)
    “Al suo fianco Chiara Isotton impersonifica una Leonora giovane e fresca, palpitante ma al tempo stesso nobile nel fraseggio e nel portamento tanto da sembrare uscita da un affresco medievale. La sua voce morbida e duttile ha saputo assecondare la non semplice scrittura dell’eroina verdiana dando una prova maiuscola nella scena della torre con filati e ricerca espressiva di grande maturità interpretativa.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 3 marzo 2023
  • 6 Marzo 2023
    I Teatri dell’Est • (di Nicola Salmoiraghi)
    “Che scrivere della Leonora di Chiara Isotton? Che Verdi (e molto altro, direi) si canta così. Una prova splendida per fulgore vocale, coinvolgimento interpretativo, omogeneità tra i vari registri (tanto rilucente in acuto, quanto tornita nel centro e vellutatamente ombrosa nel grave) Chiara Isotton non sbaglia un colpo, sia si tratti di distendere il canto nelle pagine liriche – che meraviglia di trasalimenti estatici e di suono purissimo il suo “D’amor sull’ali rosee” –  sia si tratti di espugnare le temibili colorature del ruolo, sgranate alle perfezione, comprese le perigliose agilità discendenti di “Tu vedrai che amore in terra”, eseguita due volte. Bravissima, ché brava sarebbe poco.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 7 Marzo 2023
    Il Giornale della Musica • (di Alessandro Rigolli)
    “La Leonora incarnata da Chiara Isotton, interprete dalla pasta vocale solida avvalorata da una sensibilità interpretativa efficace, capace di tratteggiare con consapevole determinazione anche alcune sfumature delle impegnative sortite solistiche.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 3 Marzo 2023
    OperaTeatro • (di Patrizia Zamboni)
    “La giovane soprano Chiara Isotton si è perfezionata all’Accademia di Canto del Teatro alla Scala: devo sottolineare che questa istituzione ha forgiato un’altra bellissima voce.  È una Leonora appassionata, disperata, giovane come il personaggio di età, ma matura vocalmente e scenicamente. Molto apprezzata nelle sue arie, coinvolgente nei duetti, vocalmente e scenicamente adatta al ruolo.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 3 marzo 2023
  • 8 Marzo 2023
    Il trillo Parlante • (di Mattia Marino Merlo)
    “Eccezionale, senza esagerare, la Leonora di Chiara Isotton: il giovanissimo soprano ha
    tratteggiato con raffinata eleganza il profilo malinconico e sofferente di una donna, preda degli uomini e del fato, che vorrebbe vivere il proprio amore con dolcezza, ma che è messa di fronte a scelte atroci ed è costretta a lottare, financo con la morte, per farsi valere. C’è poco da aggiungere, se non che questa è la Leonora che si vorrebbe vedere e ascoltare più spesso in teatro. Il timbro è vellutato, avvolgente e corposo, debordante di armonici e preciso nel valorizzare le tipicità del personaggio, specialmente nel registro centrale e nei pianissimi, finissimi e perfetti. Notevole è anche il piglio con cui affronta le cabalette, risolte senza forzature e con la grazia del belcanto, dagli acuti sicuramente perfettibili, ma già solidi e ben proiettati; è però in “D’amor sull’ali rosee” e nel Miserere che ci avvince, muovendo alla commozione sia per la bellezza della voce e dell’emissione, che per la drammaticità del fraseggio, trasudante sofferenza e partecipazione. Successo meritatissimo e destinato a perdurare.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 7 Marzo 2023
    DerOperFreund • (di Eva Pleus)
    “Una Leonora convincente è stata Chiara Isotton, il cui soprano è splendidamente arrotondato e ha anche la necessaria profondità sonora necessaria per m’avrai ma fredda esanime spoglia. La sua corona di capelli biondo scuro le conferiva un carisma quasi materno.”
    IL TROVATORE (Leonora), Piacenza, Teatro Municipale, 5 marzo 2023
  • 31 ottobre 2022
    Connessi all’Opera • (di Fabio Larovere)
    “Vivo successo al Teatro alla Scala di Milano per i due protagonisti di Fedora di Umberto Giordano, nel nuovo allestimento firmato da Mario Martone (spettacolo già recensito da Connessi all’Opera: qui il link). Il soprano Chiara Isotton, chiamata a sostituire l’indisposta Sonia Yoncheva, e il tenore Fabio Sartori, già in cartellone dopo le prime recite affidate a Roberto Alagna, sono stati lungamente applauditi dal pubblico. E a ragione. Chiara Isotton presenta un ritratto della protagonista tutto impostato sul canto, senza mai scadere nella tentazione del gratuito effetto, sempre dietro l’angolo quando si tratta di titoli come questo, ascritti all’estetica verista. Così accade, ad esempio, nello struggente finale, dove non si ascoltano certe sgradevoli espressioni al limite del parlato. Isotton lavora molto sull’accento, trovando la giusta misura per restituire in maniera convincente il ritratto di una protagonista che è insieme donna di potere e donna innamorata. Tutto ciò lo fa con una voce importante di soprano lirico, ampia e piena, di bel colore, ben proiettata e sorretta da notevole musicalità.”
    FEDORA (Fedora), Milano, Teatro alla Scala, 30 ottobre 2022
  • 31 ottobre 2022
    I teatri dell’Est • (di Nicola Salmoiraghi)
    “…Chiara Isotton, cover per tutte le recite e chiamata in scena per una indisposizione di Sonya
    Yoncheva. E’ stata una bellissima sorpresa, o, per chi già conosce il soprano, una conferma delle sue grandi qualità. Non tornerò su lati della produzione già esaminati nella mia precedente critica, ma comincerò con il dire che, finalmente, ho sentito cantare e fraseggiare Fedora come si deve da parte della protagonista. Chiara Isotton possiede voce di bellissima grana, omogenea in tutti i registri, ricca di armonici e ampia di volume. Sia le rapinose ascese in acuto, che i piani o gli affondi nel grave (reali, non inventati, e mai caricati o, peggio, alla ricerca dell’effettaccio) sono governati da una tecnica ferratissima. Fraseggia, accenta, esprime, colora la frase con intenzione e palpitante eloquenza e incisivià. La presenza scenica è autorevole e calamitante (peccato per i costumi di questo spettacolo, così mal ideati e penalizzanti), l’interprete è appassionata e coinvolgente; “O grandi occhi lucenti”, “Dio di giustizia”, “Tutto tramonto, tutto dilegua” sono stati cantati da manuale, con il finale dell’opera tutto galleggiante
    sul fiato e sul filo della commozione per chi ascoltava. Il grande duetto-confronto con Loris, poi, nel secondo atto, di travolgente impatto vocale e teatrale, è stato uno dei vertici raggiunti da Chiara Isotton durante questa recita.”
    FEDORA (Fedora), Milano, Teatro alla Scala, 30 ottobre 2022
  • 25 settembre 2022
    Opera Libera • (di Maria Cristina Chiaffoni)
    “Dolcissima, quasi fragile, ma d’acciaio nel momento dell’azione è la Leonora di Chiara Isotton, soprano dalla voce rigogliosa, screziata e copiosa nel registro medio grave quasi da mezzosoprano e perlacea negli acuti. La cantante veneta, grazie anche ad una bella elegante figura e a un viso angelico e luminoso, ha tratteggiato un personaggio vivo e importante, sorretta anche da una sapiente musicalità e tecnica.”
    IL TROVATORE (Leonora), Venezia, Teatro la Fenice, 23 settembre 2022
  • 10 giugno 2022
    Premiereloge-opera.com • (di Hervé Casini)
    “Un colpo da maestro, infine, quello giocato dal Direttore Artistico affidando Elisabetta al soprano veneto Chiara Isotton! Già frequentatrice dei grandi palcoscenici internazionali, ma ancora ad oggi nei ruoli minori – ricordiamo la sua “dama” al fianco di Anna Netrebko nel Macbeth di apertura di questa stagione alla Scala –, Chiara Isotton è semplicemente l’autentico soprano spinto richiesto dal ruolo con tutti i suoi attributi: ambitus particolarmente ampio ed eguale dal registro grave agli acuti, note stratosferiche emesse con l’obbligatoria dimensione angelicata (facendomi pensare irresistibilmente a una Margaret Price, udita nello stesso ruolo), tecnica sovrana che le permette momenti sospesi in “Non pianger mia compagna” ma anche nel concertato poi, infine, in una “Tu, che le vanità” d’antologia. L’emozione provata, palpabile in sala ma anche sul volto della bellezza diafana di questa eccezionale interprete, non cesserà di perseguitarci, diverse ore dopo la fine dello spettacolo. Assoluta, senza usurpare il senso dell’espressione e d’ora in poi da re-invitare ovunque”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 5 giugno 2022
    Olyrics.com • (di Firenze Lethurges)
    “Il Soprano Chiara Isotton si fonde con la statura nobilmente tormentata del ruolo di Elisabetta. Il suo strumento, ampio, plastico, duttile, si allunga o si ripiega, grazie ai motivi virtuosistici che la partitura gli riserva. Il suo modo di entrare nel suono orchestrale, o quello dei suoi compagni, soprattutto nei duetti, è sempre leale e controllato. Afferra l’ascoltatore da un filo vocale tremante che proietta e declama come una tragedia, mobilitando tutte le risorse di uno strumento capace di far emergere ampie amplificazioni. I suoi pianissimi tenuti, come senza fiato, diventano solo più suggestivi e rivelano zone sonore dal timbro cipriato di un giglio bianco, in particolare sul nome di Carlo.”
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • giugno 2022
    Opera-online.com • (di Emmanuel Andrieu)
    “A parte un ruolo (quello di Filippo II), il cast è stato completamente rinnovato da Maurice Xiberras, in cui il soprano italiano Chiara Isotton, nel ruolo di Elisabetta, è una vera rivelazione. Ritrae la regina in un modo estremamente commovente e crediamo dall’inizio alla fine nel suo personaggio, il cui minimo accento è commovente. Perché la cantante ha una voce radiosa e mirabilmente guidata, che ci gratifica con alcuni acuti memorabili, o alcuni bassi particolarmente sonori, con la stessa naturalezza e disinvoltura”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • giugno 2022
    Odb-opera.com • (di Stéphane Sénéchal)
    “Elisabetta non è un ruolo così facile da assegnare. La voce di Elisabetta è quasi quella di un Falcon, un tipo di soprano con acuti meno valorosi ma un basso impressionante.
    Nell’opera, la maturità nella voce è spesso caratterizzata da gamme, e quindi registri, che sono più insoliti nel basso.
    Ricordiamoci che come la salute di Violetta ne La Traviata richiede una voce più profonda, per questo alla fine del suo ruolo nella sua aria de “tu che le vanità” la Elisabetta di CHIARA ISOTTON affronta coraggiosamente con fiato mozzafiato i colpi del suo destino e ci offre una commovente Elisabetta, in particolare nel registro medio e basso della sua voce.
    Precedente all’ardente e sfumato duetto con Don Carlo “addio per sempre”, la sua aria che conclude quasi l’intera opera è di raro rilievo per intensità emotiva e una perfetta padronanza della partitura con la bellezza dei suoi acuti. (…)
    Don Carlo da Marsiglia ha quindi trovato la voce e il carisma giusti per questo ruolo così complesso da interpretare, con lo straordinario soprano Chiara ISOTTON che debutta il ruolo meglio che perfetto ed è ideale incarnazione del ruolo.
    Questa artista dalla voce piena, dalla tecnica ferrea, dal respiro incessante, sicuro e rassicurante (niente di peggio come ascoltatore che respirare con il cantante…), sa fornire quanto occorre in termini di forte, piani, pianissimi, di mesa di voce, di suoni filati, di suono omogeneo e gamma vocale dal basso estremo agli acuti pieni, che il lavoro richiede.
    Questo insieme, con un legato sostenuto e che sostiene un’intenzione sincera e lavorata di tutti gli angoli emotivi e psicologici del ruolo, che alterna nobiltà altezzosa e meditativa, dal suo rango di regina alla fragilità malinconica e nostalgica dei meandri della vita. e l’amore della donna che è.
    L’artista che riesce a farci sentire una donna prima di essere una regina, ha vinto la sua scommessa, il pubblico si scatena in applausi alla fine delle sue arie e dei suoi ensemble”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • giugno 2022
    Benitopelegrin-chronique-blogspot.com • (di Benito Pelegrin)
    “Bella, degna regina degna del suo rango, Chiara Isotton entra come a casa in questo ruolo che esegue per la prima volta: voce carnosa, senza pesantezza, senza oscurità nel basso, setosa, luminosa e timbrica piena negli acuti lanciati, sale e scende con facilità; è una sensibile e credibile Elisabetta di Valois, combattuta tra amore e dovere, ma rigorosamente fedele al suo rango, al suo onore, al suo aspetto e figura sovrana in tutti i suoi gesti ed espressioni con una naturalezza commovente, travolgente nei suoi azzurri, bagnati addii di lacrime alla sua compagna, la contessa d’Aremberg rimandata in Francia dallo spietato Filippo per il delitto di essersi per un momento allontanata dall’etichetta inflessibile di aver lasciato sola per un momento la regina di Spagna. La sua ultima aria, terribile per lunghezza e salti, è magistralmente padroneggiata, suona come una tragica vanità barocca addolcita dal dolore e dalle lacrime umane, dal forte al toccante pianissimi.”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 14 giugno 2022
    GBOPERA • (di Jocelyne De Nicola)
    “Chiara Isotton è una Elisabetta molto bella, aureolata di luce, una luce che ritroviamo nella sua voce. Notevole il debutto nel ruolo che sembra a suo agio nei contrasti sentimenti e nella conduzione del canto.La voce è superba in ogni sfumatura, nell’agilità delle vocalizzazioni o nella purezza degli acuti. La sua tecnica mozzafiato lascia il posto alla musicalità e alla comprensione del personaggio. Sensibilità, controllo del respiro e vibrato in un colore di voce mai criticato. Chiara Isotton è una superba Elisabetta con un gioco magnetico”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • giugno 2022
    Concertclassic.com • (di Michel Egea)
    “Scegliendo di affidare il ruolo di Elisabetta a Chiara Isotton, Maurice Xiberras, direttore generale dell’Opéra de Marseille, ha giocato una vittoria. L’interpretazione del ruolo si è trasformata in un successo memorabile per il soprano; regina sensibile e delicata, sempre al limite dell’emozione ma mai in difficoltà. La voce è precisa ed elastica, controllata e seducente”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 6 giugno 2022
    Destimed.fr • (di Michel Egea)
    “Prendere dei rischi è caratteristico di un programmatore che deve predisporre le sue distribuzioni due, anche tre o quattro anni, prima che i lavori vengano eseguiti. Per questo “Don Carlo”, Maurice Xiberras, direttore dell’opera di Marsiglia, ha mostrato audacia proponendo a due giovani artisti di interpretare ruoli tra i più esposti nell’opera. Così il soprano Chiara Isotton divenne Elisabetta, per la prima volta nella sua carriera, mentre il baritono Jérôme Bouteiller fa lo stesso nel ruolo di Rodrigo di Posa. La sera della premiere, dobbiamo ammettere che le scelte sono state sagge.
    Chiara Isotton incarna il suo personaggio con una presenza assertiva conferendo alla regina la sua doppia personalità di giovane innamorata, delicata e fragile, ma anche di statista lucida e realistica. La voce è bella, piena e sicura, non priva di delicatezza né proiezione. Una prestazione interessante”.
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 5 giugno 2022
    Forumopera.com • (di Maurice Salles)
    “Di fronte a un Eboli così ci voleva una grande Elisabetta. Maurice Xiberras l’ha trovata, o meglio l’ha intuito in quanto Chiara Isotton debuttava il ruolo. Cosa possiamo dire se non che non che ha mai smesso di stupirci? Una voce estesa, piena, omogenea, capace di raffiche o pianissimi, acuti radiosi, un mezzo carnoso, bassi sonori, e soprattutto un modo ammirevole di usare questo strumento. La tecnica c’è, ma anche la sensibilità, che, ad esempio, fa dell’addio della regina alla sua serva un momento in cui il tempo si è fermato. E questa stessa sensibilità permette all’artista di incarnare il personaggio dando l’impressione di una commovente sincerità: malinconica, turbata, reticente, indignata, determinata, questa Elisabetta conserva fino alla fine la nobiltà dei cuori puri. Ammirevole.”
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 6 giugno 2022
    Lamarseillaise.fr • (di Patrick di Maria)
    “Il soprano Chiara Isotton è una toccante Elisabetta di Valois con suoni piuttosto filati, acuti imponenti come dimostra la sua aria Tu che le vanita… a lungo applaudita.”
    DON CARLO (Elisabetta di Valois), Marsiglia, Opera Municipale, 3/5/8/11 giugno 2022
  • 9 febbraio 2022
    Apemusicale.it • (di Roberta Pedrotti)
    “Spunti interlocutori, più che interessanti sviluppi, in uno spettacolo per il resto semplice e ordinato dove spicca la protagonista. Dopo aver sostenuto la parte di Suor Angelica alla prima, Chiara Isotton ritorna a sorpresa e ci offre i momenti di maggiore interesse della serata. Il giovane soprano ha già avuto modo di farsi notare: anche come Dama della Lady il 7 dicembre non è passata inosservata, saettando nei concertati. Negli insidiosi panni della monaca pucciniana ribadisce la sua ottima organizzazione vocale, la dovizia dei mezzi e la capacità di modularli in tutta la tessitura. L’interpretazione è ben curata, fra forza e dolcezza, e certo potrà crescere ancora con l’esperienza, là dove, soprattutto nel finale, il contesto non sollecita né aiuta, vuoi per le ambizioni alternative non pienamente risolte della regia, vuoi per una certa uniformità nella concertazione”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 4 febbraio 2022
  • 2 febbraio 2022
    GBopera • (di Gianpaolo Dal Dosso)
    “Nel ruolo del titolo, chiamata a sostituire in extremis la collega indisposta, si è imposta con grande sicurezza scenica e vocale Chiara Isotton: il giovane soprano ha avuto un compito tutt’altro che facile per una parte che inizia quasi in sordina ma che via via svela il personaggio facendosi più densa di intimo lirismo. Nella celebre Senza mamma la Isotton ha saputo rendere la complessa trama che anima il brano, dalla semplice modalità armonica iniziale passando alla visione estatica centrale e il dialogo immaginario con il figlio, per concludere con il delicatissimo filato; la sua forza dirompente nella drammaticità del momento è stata davvero coinvolgente”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 1 febbraio 2022
    Cesaregalla.it • (di Cesare Galla)
    “In Puccini, molto coinvolgente la debuttante Chiara Isotton, chiamata all’ultimo per sostituire l’indisposta Donata D’Annunzio Lombardi, e protagonista di una prova drammaticamente assai ben stagliata, con forte tensione espressiva e tenuta vocale impeccabile quasi sempre, tranne forse in qualche momento nella zona acuta della tessitura.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 1 febbraio 2022
    Ierioggidomaniopera.com • (di Francesco Lodola)
    “Non manca invece di forza intepretativa l’Angelica di Chiara Isotton, che non solo subentrava last-minute nello spettacolo in sostituzione della prevista Donata D’Annunzio Lombardi, ma debuttava il personaggio. Un debutto convincente, che risente di un ovvio margine di miglioramento, ma che metteva in luce anche un’energia e un coinvolgimento tutto da lodare.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 31 gennaio 2022
    L’Arena •  (di Elena Biggi Parodi)
    “…ha esordito nel ruolo di Suor Angelica Chiara Isottonn, che all’ultimo momento ha sostituito Donata D’Annunzio Lombardi con piena autorità vocale e timbrica e una recitazione intensa e profondamente vera.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 31 gennaio 2022
    Lesalonmusical.it • (di Alessandro Cammarano)
    “Giunta a sostituire all’ultimo minuto l’indisposta Donata Suor Rosanna D’Annunzio Lombardi e al suo debutto nel personaggio Chiara Isotton — che si vorrebbe sentire più di frequente ruoli di primo piano — dà voce e corpo ad una Suor Angelica tormentata e volitiva, generosa nei colori e meditata negli accenti.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 31 gennaio 2022
    MTGLIRICA.COM • (di Maria Teresa Giovagnoli)
    “Chiamata a sostituire all’ultimo momento l’indisposta Donata D’Annunzio Lombardi è stata encomiabile la prova di Chiara Isotton, Suor Angelica intensa che ha saputo donare al personaggio consistenza e drammaticità sia scenica che vocale, considerando anche l’improvvisa chiamata sul palco.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 31 gennaio 2022
    Operaclick.com • (di Martino Pinali)
    “Giunta a sostituire la collega indisposta, Chiara Isotton è una Suor Angelica volitiva e autoritaria, vera eminenza grigia del convento, tutt’altro che remissiva e sottomessa sia con le consorelle che con l’insensibile zia. Solo dopo il dialogo con quest’ultima la cantante si dimostra più umana e fragile. con un “Senza mamma” guardingo e cauto, per poi esibire nuovamente l’impressionante strumento vocale in “La grazia è discesa dal cielo” e nella lunga scena finale.” “Pubblico garbato e plaudente. che si lancia in calorosi saluti all’indirizzo di Isotton a fine opera.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 31 gennaio 2022
    Operateatro.it • (di Davide Cornacchione)
    “Giunta all’ultimo momento a sostituire l’indisposta Donata D’Annunzio Lombardi, Chiara Isotton è una Suor Angelica energica e di grande carisma. Il soprano bellunese ha un timbro rigoglioso ma estremamente duttile che le ha consentito di rendere la complessità del personaggio e di cesellare con grande intensità l’aria Senza mamma”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 30 gennaio 2022
  • 10 febbraio 2022
    Theblogartpost.it
    “Chiara Isotton (chiamata all’ultimo in sostituzione dell’indisposta Donata d’Annunzio Lombardi)invece era una Suor Angelica accorata e coinvolgente, nonché vocalmente puntuale e capace di sferzanti salite verso l’acuto che già avevamo potuto apprezzare nella Tosca piacentina dell’estate 2021.”
    SUOR ANGELICA (Suor Angelica), Verona – Teatro Filarmonico 6 febbraio 2022
  • 3 gennaio 2022
    Il trillo parlante •  (di Fabio Tranchida)
    “La Dama di Lady Macbeth è una dama di lusso, si tratta di Chiara Isotton che canta il Do acuto sola soletta senza la “complicità” della Lady.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 27 dicembre 2021
    Theblogartpost.it • (di Roberto Cighetti)
    “Bravissima Chiara Isotton nel ruolo della Dama di Lady Macbeth, a fuoco e di gran spessore i suoi acuti nel finale atto I”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 19 dicembre 2021
  • 22 dicembre 2021
    Proopera(di Massimo Viazzo)
    “Chiara Isotton (Dama) e Ivan Ayon Rivas (Malcolm) también mostraron una excelente presencia vocal y escénica”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 13 dicembre 2021
  • 18 dicembre 2021
    GBopera • (di Camilla Simoncini)
    “su tutti la Dama di Chiara Isotton, che svetta con un eccellente do acuto nell’insieme in chiusura dell’atto primo.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 15 dicembre 2021
  • 15 dicembre 2021
    Operagazet.com
    …e ci piacerebbe far notare due voci interessanti nei ruoli minori: il giovane tenore Ivan Ayon Rivas (Malcom) e in particolare la Dama della regina, Chiara Isotton. Li aspettiamo entrambi in prove ancor più esigenti.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 13 dicembre 2021
    Drammaturgia.it • (di Vincenzo Borghetti)
    “Davvero molto bene i comprimari: Chiara Isotton, dama di Lady Macbeth, che ha regalato un sorprendente Do sovracuto nel finale primo”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 10 dicembre 2021
  • 13 dicembre 2021
    Raffaello Malesci
    “Ottimi tutti i comprimari fra cui spiccano Chiara Isotton (Dama di Lady Macbeth) e Andrea Pellegrini (Medico)”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 13 dicembre 2021
    Iteatridell’est.com(Di Nicola Salmoiraghi)
    “Tutto il comparto del cast era comunque di alta qualità; dal Malcolm dello squillantissimo e autorevole Ivan Ayon Rivas, alla Dama vocalmente presentissima di Chiara Isotton (titolare di un acuto che era una vera e propria folgore nel concertato finale del primo atto), entrambi già impegnati da tempo su importanti ribalte i ruoli di primo piano, nei quali vorremmo riascoltarli anche in questa sede.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 10 dicembre 2021
  • 10 dicembre 2021
    Il Giorno • (di Grazia Lissi)
    “In Verdi non ci sono “ruoli minori” ognuno è fondamentale alla storia, la scelta di Chiara Isotton, la Dama di Lady è ottima, partecipa al coro, ai recitativi fino alla distruzione; che la cantante veeta fosse un gran talento ce n’eravamo accorti ascoltandola nel ruolo di Flora in “Traviata”.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 8 dicembre 2021
    Operaclick •  (di Danilo Boaretto)
    “Vocalmente perfetta la Dama di Lady Macbeth interpretata da Chiara Isotton”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 8 dicembre 2021
    Connessi all’Opera • (di Roberto Mori)
    “Di gran lusso la presenza di Chiara Isotton come Dama”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 8 dicembre 2021
    Classic Voice • (di Alberto Mattioli)
    “I comprimari sono eccellenti, con menzione d’onore per per il Malcolm squillante di Iván Ayón Rivas e il do acuto di Chiara Isotton, indispensabile nel finale primo dato che quello di Netrebko non è pervenuto.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 7 dicembre 2021
    Operalife • (di Maurizio Meandro)
    “Menzione vocale meritano anche Chiara Isotton ed Iván Ayón Rivas. La dama di Lady Macbeth e spalla di Anna Netrebko è un ruolo secondario e spesso sottovalutato ma che emotivamente (e a volte vocalmente) rafforza la primadonna. La Isotton dimostra indipendenza e sicurezza senza sentire il peso e l’ingombro vocale della sua vicina.”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 7 dicembre 2021
    Operalibera.net • (di Marco Faverzani e Giorgio Panigati)
    “Splendida la Dama di Chiara Isotton, svettante, tra l’altro, durante il concertato del primo atto”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • Dicembre 2021
    Massimo Venuti

    “Citiamo con piacere le belle prove del soprano Chiara Isotton come Dama e Andrea Pellegrini come Medico”
    MACBETH (Dama di Lady Macbeth), Milano – Teatro alla Scala 7 dicembre 2021
  • 12 ottobre 2021
    La Repubblica – Parma •  (di Mauro Balestrazzi)
    “Nei ruoli verdiani si sono ascoltati due tenori promettenti come Matteo Desole e Riccardo Della Sciucca (protagonista anche nell’ultimo Simone del Festival), ma soprattutto nel Nabucco ha impressionato Chiara Isotton, un giovane soprano che sembra destinato a un grande futuro se manterrà le promesse che ha lasciato intravvedere.”
    Finale Concorso internazionale  di Direzione D’orchestra “Arturo Toscanini”, Parma – Teatro Regio, 23 ottobre 2021
  • 8 Agosto 2021
    GB Opera (di W.C. Costabile Cisco)
    “Contributo decisivo a questa resa musicale viene da Chiara Isotton, che ha già interpretato più volte Tosca affronta il ruolo con una naturalezza disarmante: il timbro lirico, dalle sfumature vellutate, la linea di canto fluida e omogenea che si accosta alla ricchezza del fraseggio, la notevole consapevolezza scenica, parlano chiaro sull’effettivo talento della Isotton, e sul perché sia stata scelta per cantare accanto a Salsi e Meli.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 8 Agosto 2021
    I teatri dell’Est(di Andrea Merli)
    “La curiosità, per me che l’ho tenuta si può dire a battesimo circa cinque anni fa al Teatro Rosetum di Milano in una selezione del Trovatore organizzata da Gianmaria Aliverta quale omaggio al mitico Angelo Loforese, era ascoltare finalmente Chiara Isotton nel ruolo della protagonista, dopo averla tante volte apprezzata in Scala in ruoli di fianco. Ebbene, ha superato le più rosee ed amorevoli aspettative con un canto generoso, sempre controllato e senza scendere a compromessi col ‘parlato’ anche nei punti dove ormai ci si rassegna ad udirlo: ‘il prezzo’, ‘voglio vederlo’ ecc. ecc. Voce morbida, piena, rotonda e di colore schiettamente lirico, con buona proiezione in basso su note perfettamente appoggiate e sicurissima in acuto, bella e lucente la sua ‘lama’. Dove però ha sedotto è stato nell’aria, che rappresenta spesso un tranello, vuoi per la celebrità vuoi per l’esagerazione di certe esposizioni. Qui la preghiera è stata tale, con uso sapiente e affascinante della mezza voce e di un canto in piano e pianissimo di grande emotività. Una grande ed intima soddisfazione vedere confermate le qualità di questa ragazza temperamentosa, detentrice del canto di scuola italiana e da cui è lecito attendere tante altre belle recite.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 4 Agosto 2021
    The blogartpost
    “Come accennavamo poco sopra il cast poteva contare su tre protagonisti di spessore internazionale. Il ruolo della protagonista è stato affidato a Chiara Isotton che ha dato vita ad una Tosca dolente e remissiva, ma capace di momenti di furore che hanno profondamente toccato lo spettatore. Vocalmente la sua prova si è rivelata ottima, con sferzate precise e taglienti verso l’acuto, nonché centri e gravi ben timbrati. Molto toccante il suo ‘Vissi d’arte’, premiato dall’applauso del pubblico.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 2 Agosto 2021
    OperaClick(di Patrizia Monteverdi)
    “Di gran carattere la Tosca di Chiara Isotton. Il soprano ha un timbro corposo e ricco di armonici sostenuto da un’ottima tecnica che le consente di valorizzare tutte le sfaccettature caratteriali del suo personaggio. Particolare, nel secondo atto, dopo il robusto e determinato confronto con Scarpia, il colore desolato di ‘Vissi d’arte’: un momento di estrema e privata solitudine cantato piano, con una tinta intimistica che aumenta di intensità nella perentoria invocazione a Dio e sfocia, attenuandosi senza stacchi, nel lamento successivo.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 1 Agosto 2021
    Apemusicale(di Antonino Trotta)
    “Chiara Isotton affronta Tosca con temperamento incendiario: il canto pugnace, prorompente, asseconda l’immagine di una primadonna che non si lascia corrodere da ipocriti rimorsi, che non indugia a indirizzare la mano ferale verso il vuoto petto di Vitellio. Isotton risolve con agio la difficile scrittura: la voce ha un bel colore anche quando declama, è piuttosto omogenea, l’emissione solida e controllata, le discese alla tessitura grave sono ben risolte, il ‘do della lama’ una folgore, sfoggia bei piano perfettamente appoggiati con cui non manca mai di arricchire un fraseggio decisamente volitivo. È vero, rispetto al solito, ‘Vissi d’arte’ potrebbe avere qualche presa di fiato di troppo che inevitabilmente si riflette in un’arcata melodica più frammentaria, inquieta, ma è pur vero che l’attesissima aria arriva dopo una scena vocalmente micidiale (Magda Olivero dixit) e spesso è difficile ritrovare la giusta rilassatezza per cantare questo cinematografico primo piano sulla donna come se niente fosse successo prima.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 30 luglio 2021
    Le salon musical(di Gian Francesco Amoroso)
    “In tale direzione si inserisce l’interpretazione della giovanissima Chiara Isotton, fresca, viva, appassionata e temperamentosa ma equilibrata negli eccessi. La Isotton sfodera già dal primo atto una vocalità importante, morbida nell’emissione senza mai corrompere la dizione, poderosa nei centri e svettante negli acuti.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 30 luglio 2021
    OperaTeatro(di Raffaello Malesci)
    “Chiara Isotton, la meno esperta dei tre, è stata una vera rivelazione, trascinata e ispirata dai magnifici colleghi. Il soprano bellunese infatti dispone di un’avvenente figura e di una attenta e calibrata preparazione scenica che le hanno permesso di incarnare Tosca con credibilità. E’ inoltre sorretta da una bella voce, omogenea, ben proiettata e appoggiata negli acuti. Non le difettano abilità di fraseggio e il piglio della primadonna. Qualche ruvidezza, dovuta probabilmente alla minore esperienza, le viene facilmente perdonata.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 30 luglio 2021
    OperaLibera(di Cristina Miriam Chiaffoni)
    “In questo modo vengono ben definiti e cesellati i caratteri scenici e vocali di ogni personaggio a cominciare dalla protagonista cui da voce ed anima Chiara Isotton. E che voce! Brunita ed esemplare nel registro medio-grave, siderale e sicura negli acuti (memorabile il Do di ‘Io quella lama’), musicalissima. Manca solo un po’ di grinta nelle scene di furore e impulsività del ruolo e più personalità nelle frasi declamate quali ‘E avanti a lui tremava tutta Roma’ perché il giovane soprano veneto diventi la Tosca di riferimento.”
    TOSCA (Tosca) – Palazzo Farnese/Fondazione Teatri Piacenza – Piacenza, luglio 2021
  • 22 luglio 2021
    OperaClick(di Martino Pinali)
    “Di lusso il settore comprimari, con il collaudato e sempre preciso Messaggero di Carlo Bosi, e la lieta sorpresa della Sacerdotessa di Chiara Isotton, giunta a sostituire la collega.”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Arena Di Verona – Verona, luglio 2021
  • 28 ottobre 2020
    Teatro.it(di Gilberto Mion)
    “Ora come protagonista scopriamo il soprano Chiara Isotton, che ci aveva conquistato, giusto un anno fa, con la sua Tosca alla Fenice. Confermando con questa sua ultima performance le sue considerevoli prerogative: la voce possiede ottimo spessore, un piacevole timbro di velluto e varietà di tinte ed inflessioni. Ed una ferma perizia l’aiuta a dominare ogni insidia dell’ardua tessitura, con un’emissione l
    “Chiara Isotton svettava tra gli altri ‘limpida negli acuti, piena nei gravi.’
    TOSCA (Tosca) – Teatro Comunale Mario del Monaco – Treviso, ottobre 2020
  • 7 ottobre 2020
    LA STAMPA (di Alberto Mattioli)
    “Sono eccellenti anche Chiara Isotton e Francesco Pittari nelle parti comprimarie ma insidiose della Sacerdotessa e del Messaggero.”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Teatro alla Scala – Milano, ottobre 2020
  • 16 settembre 2020
    LA REPUBBLICA(di Angelo Foletto)
    LA TRAVIATA (Flora) – Teatro alla Scala – Milan0, settembre 2020
  • 9 dicembre 2019
    GBOpera(di Gabriele Verdinelli)
    “Ottima anche la Leonora di Chiara Isotton, ammirevole sia nelle belle mezze voci che nella sicurezza del registro acuto su tutte le dinamiche. Tacea la notte placida è stata cesellata con gusto e raffinata espressione, ma in generale tutta l’interpretazione è stata da incorniciare per sontuosità vocale, tecnica e varietà di accenti.”
    IL TROVATORE (Leonora) – Ente Concerti De Carolis Sassari – Sassari,  dicembre 2019
  • 5 settembre 2019
    Giornale della Musica(di Stefano Nardelli)
    “Non così invece il cast vocale che forse solo in Chiara Isotton trova un’interprete matura e con la stoffa anche vocale perfettamente calibrata alla contrastata gamma espressiva della protagonista (applauditissima la sua ‘Vissi d’arte’).”
    TOSCA  (Tosca) – Teatro La Fenice – Venezia, settembre 2019
  • 7 settembre 2019
    Teatro.it(di Gilberto Mion)
    “Scopriamo una voce che promette molto.
    Incuriosiva tuttavia vedere alla prova il soprano bellunese Chiara Isotton che, fresca vincitrice del Concorso ‘Belli’ di Spoleto, proprio nei panni di Floria Tosca debuttò al Teatro Caio Melisso sei anni fa. Classe 1985, quindi non proprio giovanissima: però è nell’età in cui personalità e voce dovrebbero essere mature. E lo sono, in effetti. Vigoroso il temperamento, la sensualità dirompente, la presenza scenica esplosiva: questione anche di gesti eloquenti, di sguardi di fuoco, d’indubbio magnetismo. La voce è poi è timbricamente voluttuosa, ampia la gamma dei colori, la tessitura dominata senza troppi problemi. Strano quindi che il suo nome non abbia maggiore appeal nei nostrani teatri.”
    TOSCA (Tosca) – Teatro La Fenice – Venezia, settembre 2019
  • 24 gennaio 2019
    Apemusicale.it
    “A rimarcare la qualità scaligera è infine il comprimariato: quando la Flora di Chiara Isotton si unisce agli altri per dire ad Alfredo ‘ben disinvolto, Bravo!’, in lei si coglie anche una nota di sarcastica disapprovazione in solidarietà con l’amica Violetta”.
    LA TRAVIATA (Flora)  – Teatro alla Scala – Milano, gennaio 2019
  • 12 gennaio 2019
    Operaclick.com(di Danilo Boaretto)
    “Splendida Flora è risultata Chiara Isotton, sia sotto l’aspetto vocale che dal punto di vista scenico”.
    LA TRAVIATA, (Flora) Teatro alla Scala, Milano, Gennaio 2019
  • 31 ottobre 2018
    Platea Magazine(di Javier Labrada)
    “Ante la cancelación de Tatiana Lisnic debido a una repentina afección vírica, tuvimos la oportunidad de descubrir el talento de Chiara Isotton, quien lució una contundente voz de soprano lírico-spinto capaz de brillar con luz propia junto a un Kunde fulgurante. Así lo demostró con su seguridad en la primera intervención: ‘In quelle trine morbide’ y su profesionalidad en ‘Qual Fiamma avrà nel guardo… Stridono lassù’ de Pagliacci que interpretó partitura en mano para adaptarse al cambio de última hora coronándola, además, con un desgarrador canto spianato materializado en un agudo lacerante que inundó de verismo el patio de butacas. Mención aparte mereció su brillante versión de ‘Vissi d’ arte’, interpretada como propina, y con la que vino a demostrar lo bien que parece ajustarse el papel de Floria Tosca a su vocalidad actual. No en vano lo interpretará en la Fenice durante agosto del próximo año. Gran movimiento, por tanto, el de contar súbitamente con Isotton para este recital que, de no haber gozado de un partenaire de la solvencia mostrada por la italiana, nos habría privado de momentos como el dúo ‘Già nella notte densa’, que brilló por un magistral empaste entre las voces de ambos protagonistas precedido por una inspirada intervención de Gabriel Ureña como primer violonchelo de la Orquesta Oviedo Filarmonía.”
    CONCERTO con Gregory Kunde, dir. C. Franklin, Auditorio Príncipe Felipe de Oviedo
  • 8 settembre 2017
    Bachtrack (di James Imam)
    “Chiara Isotton – the fast-rising La Scala regular – painted a pleasingly flustered Gertrude in her rich, full tone.”
    HAENSEL UND GRETEL (Gertrud), Teatro alla Scala, settembre 2017
  • 5 settembre 2017
    Il Giorno (Milano)(di Elvio Giudici)
    “La ruvida difficoltà del vivere della Madre è resa bene da Chiara Isotton.”
    HÄENSEL UND GRETEL (Gertrud) – Teatro alla Scala – Milano, settembre 2017
  • 3 settembre 2017
    Connessi all’Opera(di Andrea Della Bianca)
    “Chiara Isotton è una Gertrud generosa nel volume; le lievi tensioni in acuto veicolano l’idea di una madre esasperata e disperata, al limite della sopportazione”.
    HÄENSEL UND GRETEL (Gertrud) – Teatro alla Scala – Milano, settembre 2017
  • 10 aprile 2016
    La Repubblica
    (di Angelo Foletto)
    “…tra cui hanno spiccato il segno grottesco di Bruno de Simone e Chiara Isotton”
    LA CENA DELLE BEFFE (Cintia) – Teatro alla Scala – Milano, aprile 2016
  • 4 Aprile 2016
    OperaClick(di Ugo Malasoma)
    “La Cintia di Chiara Isotton unisce all’opulenza delle fattezze il timbro esuberante, perfetti entrambi per trasformare una banale cameriera in una bomba erotica.”
    LA CENA DELLE BEFFE (Cintia) –  Teatro alla Scala – Milano, aprile 2016
  • 24 Febbraio 2015
    Forumopera.com(di Jean-Marcel Humbert)
    “Enfin, l’exceptionnelle grande prêtresse de la jeune Chiara Isotton est là pour nous rappeler que de grandes vedettes, de Teresa Stich-Randall à Joan Sutherland, ont commencé leur carrière avec ce rôle souvent bien mal distribué : souhaitons-lui de suivre leur parcours.”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Teatro alla Scala – Milano, febbraio 2015
  • 28 febbraio 2015
    GBOpera (di Camilla Simoncini)
    “Eterea La Gran Sacerdotessa di Chiara Isotton”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Teatro alla Scala – Milano, febbraio 2015
  • 21 luglio 2015
    Ieri, oggi, domani, opera!(di Stefano de Ceglia)
    “Bene anche i comprimari, con una note di lode alla Sacerdotessa di Chiara Isotton, una cantante che spero risentire al più presto, e cui, per bellezza vocale e dote, auguro una felicissima carriera.”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Teatro alla Scala – Milano, febbraio 2015
  • 27 settembre 2015
    Tutt’oggi(di Carlo Vantaggioli)
    “La soprano Chiara Isotton, una Mimì energica difronte al male che la consuma, mai rassegnata, con una voce squillante e a tratti indomabile.”
    LA BOHEME (Mimì) – Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto –  settembre 2015
  • 17 febbraio 2015
    Corriere della Sera(di Paolo Isotta)
    “…la Sacerdotessa l’ottima Chiara Isotton”
    AIDA (Gran Sacerdotessa) – Teatro alla Scala – Milano, febbraio 2015
  • 8 ottobre 2013
    GothicNetwork.org (di Livia Bidoli)
    “Le romanze di Tosca e Mario Cavaradossi sono di una potenza ineludibile. Dalla ‘Recondita armonia” di Cavaradossi, a ‘Vissi d’arte’ di Tosca al finale clamoroso di ‘E lucevan le stelle’, sono una serie di brividi inaspettati che smuovono e commuovono le fila con le doti canore di Paolo Lardizzone e Chiara Isotton. Quest’ultima, nel ‘Vissi d’arte’ e nelle tragiche liriche quando si annuncia il climax precedente alla morte di Scarpia (il bravo Valdis Jansons, baritono), è da pelle d’oca, non solo per gli esperti, ma per il pubblico tutto, che riconosce con la sua presenza variegata (molti giovani presenti al Morlacchi dove lo abbiamo seguito il primo ottobre), l’assoluta eccellenza dell’offerta.”
    TOSCA (Tosca) – Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto – ottobre 2013